Per veder venire le cinciallegre nel giardino, appendo ai rami degli alberi delle collane di arachidi lasciate con tutta la buccia. Questi uccellini vi si appendono mentre con il becco aprono le arachidi di cui sono molto ghiotti.

La Cinciallegra è la più grande tra le specie di Paridi presenti in Italia.
La striscia nera con riflessi bluastri che attraversa il petto, in continuità con il nero del capo e del collo, la identificano in modo caratteristico. La Cinciallegra presenta, caso singolare tra i Paridi, un apprezzabile dimorfismo sessuale; il maschio ha la striscia sul petto più lunga e più larga e la colorazione del capo più intensa e lucente rispetto alla femmina.
La Cinciallegra, al contrario della Cinciarella, si nutre principalmente sui rami bassi e a terra; si ciba principalmente di insetti, ragni, semi e frutta; sono state osservate Cinciallegre nell'atto di nutrirsi di nettare ed altre usare aghi di pino per estrarre larve alle fessure del legno. Famoso è il caso di alcune popolazioni inglesi che "impararono" a cibarsi della panna condensata sotto i tappi delle bottiglie di latte; questo comportamento, forse comparso indipendentemente in varie popolazioni, si espanse per imitazione.
La Cinciallegra non è attratta dai boschi di conifere e colonizza principalmente boschi misti non troppo chiusi ma anche parchi cittadini e vari altri ambienti purché siano presenti cavità adatte alla nidificazione. La femmina infatti costruisce il nido in cavità preesistenti utilizzando il muschio per costruire una coppa principale arricchita, poi, da foglie, fili d'erba, peli, lana e piume (meno usate rispetto alla Cinciarella). Occupano con facilità le cassette-nido.
Più che in altri Paridi, la deposizione delle uova può iniziare prima della fine della costruzione del nido. In media la deposizione inizia tra aprile e maggio. L'inizio della deposizione è influenzato da vari fattori quali la temperatura, l'habitat e la disponibilità di cibo (bruchi). La Cinciallegra depone, in media, dalle 6 alle 12 uova. Nei paesi nordici le covate sono più grandi rivelando una correlazione tra la dimensione della covata e la latitudine. Solo la femmina cova le uova, alimentata durante tutto questo periodo dal maschio. I pulcini della Cinciallegra nascono con gli occhi chiusi, privi di piume, incapaci di nutrirsi e di termoregolarsi; la femmina provvede a riscaldarli e, insieme al maschio, a nutrirli (una coppia di Cinciallegre può compiere più di 6-10 visite giornaliere al nido per nutrire i pulcini). Dopo circa venti giorni i nidiacei si involano tutti insieme e continuano a ricevere cibo dai genitori ancora per qualche giorno.

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