La prima tappa del viaggio ci porta a Schaan nel Liechtenstein.

Giro in macchina di Schaan e prima visita a Vaduz, la capitale, dominata dal castello dimora dei principi reggenti e che quindi si può visitare soltanto dall'esterno.

Il Liechtenstein (25 km di lunghezza per 6 di larghezza e circa 30.000 abitanti) divenne l'omonimo principato nel 1719, dall'unione del dominio di Schellenberg con la contea di Vaduz.

Nonostante le sue ridotte dimensioni, il Liechtenstein comprende 11 comuni autonomi ed attrazioni per tutti i gusti: musei, banche,boutique,ristoranti, siti storici, vigneti e attrezzature per gli sport (soprattutto quelli invernali).

Se cercate delle differenze tra Svizzera e Liechtenstein, ne troverete poche. Il Liechtenstein emette propri francobolli (di particolare interesse per i filatelici) e, diversamente dalla Svizzera, è entrato a far parte delle Nazioni Unite nel 1990 e dell'Area Economica Europea nel 1995. A parte ciò, i paesi alpini si rassomigliano un po' tutti: sci, buoni vini e aria pura di montagna.

La strada principale, Landstrasse, lo attraversa longitudinal­mente e su questa visitiamo i paesi principali: Eschen, Schaan, Vaduz, Triesen. Da quest'ultimo una strada tortuosa e panoramica porta a Triesenberg (880 m.) e, ancora più su, a Malbun (1600 m.) dove d'inverno si praticano gli sport invernali. Qui visitiamo una deliziosa chiesetta in stile montanaro e ci avventuriamo a piedi lungo un sentiero che costeggia la montagna e che offre splendidi spettacoli di natura. La vegetazione è ricca di alberi e di fiori delle specie più varie.

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Nel pomeriggio è d'obbligo la passeggiata a piedi per le vie di Vaduz. Per prima cosa visitiamo la chiesa di S. Florino, costruita tra il 1869 e il 1873 in stile gotico moderno.

La città è piacevole e vivace; i balconi e le finestre delle case traboccano di fiori variopinti dando al luogo un aspetto allegro e suggestivo. Nelle vie principali abbondano i negozi molto eleganti e ... cari che ci danno un'idea del tenore di vita del piccolo principato.

 

Partiti da Vaduz, attraversiamo un pezzo della Svizzera e, costeggiando il lago di Costanza, entriamo in Germania. Ci dirigiamo a Singen, dove ci rechiamo a vedere la ricostruzione di un piccolo villaggio su palafitte del Neolitico esistito qui al lago di Costanza 2000 anni fa.

Proseguiamo quindi fino a Schaffausen (CH) per vedere le cascate del Reno. Qui il Reno precipita per un' altezza di oltre 20 metri offrendo uno spettacolo molto suggestivo anche grazie alla bellezza della natura circostante. Il fronte della cascata, diviso in due da uno sperone di roccia, è sormontato da una piccola roccaforte a cui si giunge attraverso un camminamento che comprende anche un ponte sul fiume appena prima della cascata.

Guardando, si notano gli spuntoni di roccia su cui vengono trasportati i turisti tramite un battello che fa la spola dalla riva.

 

Il battello che fa la spola dalla riva Nel parco abbiamo potuto fotografare questi meravigliosi animali

Percorrendo una strada affollatissima di vacanzieri del week-end arriviamo al villaggio di Meersburg, tipico paese di vacanze, con le strade piene di botteghe e caffé. Dall'alto della terrazza dei giardini pubblici si gode una bella vista del lago di Costanza.

Meersburg è un romantico paese che sembra uscito da un libro illustrato per bambini, appollaiato su un altopiano di roccia sopra il lago di Costanza. Nonostante le sue piccole dimensioni è diviso in due parti, l'Oberstadt (città superiore) e l'Unterstadt (città inferiore. L'antica Oberstadt consiste in un labirinto di angusti vicoli pedonali fiancheggiati da splendide case in legno e muratura con i tetti di tegole rosse e da sontuosi edifici barocchi.

 

Invece di prendere il traghetto, proseguiamo in macchina per andare a vedere l'isola di Mainau, l'isola dei fiori. Ci si arriva attraverso un ponte dalla terraferma. Date le particolari condizioni climatiche, l'isola è un vero e proprio orto botanico, in cui sono coltivati alberi e piante di tutte le specie e di tutte le provenienze, dalle conifere alle sequoie, dalle piante da orto ai fiori più rari e pregiati. L'isola è divisa in zone, a seconda delle piante che vi sono coltivate ed è tutta attraversata da bei viali che costeggiano aiuole, composizioni incredibili di fiori (a forma di animali, di personaggi, ecc.), laghetti e fontane.

I giardinieri hanno piantato i tappeti fioriti su tutta l'isola privilegiando i contrasti di colore dell'arancione con il blu.

 

                               

Sull'isola vi sono anche due grandi serre: la prima ospita piante e fiori tropicali; la seconda è la serra delle farfalle. Entrando in questa seconda fantastica serra, ci si trova immersi in un'atmosfera dall'umidità e dal calore subtropicali. In mezzo a piante bellissime e a fiori dai vivaci colori, svolazzano leggere come piume farfalle meravigliose, grandi e colorate. Sono posti qua e là vassoi con fette di agrumi e di banane dove le farfalle si posano permettendo così ai visitatori di ammirarle da vicino e di fotografarle.

Mainau è uno dei luoghi più belli della regione del Lago di Costanza ed è un posto piuttosto insolito per questa zona: si tratta infatti di un vasto giardino mediterraneo creato dalla famiglia Bernadotte (imparentata con la casa reale svedese) in quello che un tempo era il terreno occupato dal più grande castello dei Cavalieri dell'Ordine Teutonico.

Il proprietario attuale, il conte Lennart, ha lavorato per più di 50 anni per risistemare l'isola, che prende il nome dal termine tedesco Maienaue, "prato di maggio".

Magnifiche farfalle volteggiano leggere tra i fiori sfiorando i visitatori

 

Dopo la visita all'isola di Mainau, andiamo a dare un' occhiata alla città di Costanza.

Costanza è la città più grande tra quelle situate sul lago ed è il suo centro economico e culturale. Confinante con la Svizzera, si trova in una bella posizione, su una lingua di terra che separa l'Obersee (il tratto principale del lago) dall'Untersee, e la sua pittoresca Altstadt non ha mai subito incendi né danni di guerra.

Continuando il nostro cammino verso la prossima visita della città di Strasburgo, ci fermiamo a visitare a Gutach, nel cuore della Foresta Nera, un particolare tipo di museo all'aria aperta, il Freilichtmuseum. Si tratta di un villaggio di antiche fattorie risalenti al 16° e 17° secolo ricostruite qui con elementi originali, delle quali ora si possono visitare le stanze, le stalle e l'affumicatoio. Le fattorie della Selva Nera più tradizionali sono costruite contro il fianco delle colline, con l'ingresso al fondo del pendio e un'apertura che dà sull'aia sul lato a monte per facilitare l'ingresso ai trattori. Animali e persone vivono sotto lo stesso basso tetto coperto di assicelle. Il fumo svolge un ruolo importante in queste abitazioni prive di camino, perché serve non solo ad affumicare la pancetta ma anche a riscaldare gli ambienti e ad uccidere i parassiti del legno. Le fattorie più grandi hanno anche un granaio, una segheria, un forno, una distilleria e una cappella, tutti separati dall'edificio principale.

 

 

La tappa successiva è la visita del villaggio di Gengenbach, circa 11 km a sud di Offenburg. È una romantica località con case in legno e muratura e viene sovente paragonata a Rothenburg ob der Tauber, anche se rispetto a questa ha dovuto subire in misura minore l'invasione del turismo di massa. Passeggiamo nei suoi angusti vicoli osservando le imponenti case patrizie con gerani rossi che traboccano dalle fioriere e andiamo a vedere la Stadtkirche con la sua graziosa torre barocca.

Bellissime le case a graticcio la cui presenza ci accompagnerà nella visita di quasi tutte le città minori della Germania.

Al Markt troviamo una fontana con la statua di un cavaliere, simbolo della condizione di "libera città imperiale" di cui godette la città in epoca medievale.

A buona ragione Gengenbach è stata nominata monumento nazionale perché conserva ancora il suo aspetto integro e fuori dal tempo.

 

La giornata seguente è dedicata alla visita della vicinissima Strasburgo (Francia). La città è piuttosto caotica e un po' deludente.

Per prima cosa visitiamo la cattedrale; è una vastissima costruzione in gran parte gotica.

All'interno vediamo il celebre "Pilastro degli angeli", con bellissime sculture del secolo 13°; le ricche vetrate istoriate sono dei secoli 14°_15°; in una delle navate laterali si trova un interessante ed imponente orologio astronomico del secolo 16°.

I portali esterni hanno una magnifica decorazione plastica, in parte romanica e in parte gotica.

La cattedrale, simbolo della città di Strasburgo da quasi un millennio, rappresenta uno degli esemplari più belli dell'arte gotica europea.

La nostra visita alla città prosegue con il palazzo del Consiglio d'Europa per poi passare al vicino palazzo sede del Parlamento Europeo. Dedichiamo anche una breve passeggiata al parco, davvero molto ben tenuto e curato.

 

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(in preparazione)

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